Ai tempi di Giulio Perticari si ripropone l’idea del Pantheon: alcune opere abbinate fra loro - ritratti in incisione, in scultura e in dipinto - erano tese a elogiare uomini illustri del passato.

 Questi repertori si diffusero e stimolarono i giovani sull’esempio dei grandi. Teatri, piazze, fronti degli edifici, interni di palazzi pubblici, si riempiono a Sant’Angelo e Pesaro dei volti di Giulio Perticari, Vincenzo Monti, Vittorio Alfieri, Carlo Goldoni, Dante Alighieri, Torquato Tasso, Gioachino Rossini, Terenzio Mamiani, Francesco Cassi, Gordiano Perticari.